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‘Ofelia dell’Acqua Chiara’ ad Adriatico Mediterraneo

- Spettacoli
‘Ofelia dell’Acqua Chiara’ ad Adriatico Mediterraneo

Adriatico Mediterraneo Festival 2015
il programma di martedì 1 settembre 2015

Turkish Cafè, Gianmarco Dottori e Ofelia all’Arco di Traiano, proiezioni alla Polveriera e poi letture, libri, artigianato e i sapori del Mediterraneo

Martedì l’Arco di Traiano raddoppia, anzi triplica: per il 1 settembre in programma al porto antico di Ancona ci sono due concerti e uno spettacolo teatrale. La musica: alle 21.30 salgono sul palco i Turkish Cafè, alle 23.00 Gianmarco Dottori: entrambi reduci dall’ultima edizione di Musicultura (Dottori l’ha vinta) portano all’Arco suoni raffinati e musiche cantautorali. Il teatro: alle 20.00 inizia “Ofelia dell’acqua chiara”, del Gruppo Teatrale Recremisi.

I Turkish Cafè combinano voce, chitarra e contrabbasso per un incontro musicale che, partito dal Belgio e dalla musica di strada, li ha portati in pochi anni a esibirsi festival e concorsi di rilievo europeo. Loro si definiscono una band elettroacustica subliminale: miscelano, sperimentando, la bellezza del suono degli strumenti acustici con la potenza delle parole, del suono elettronico, del ritmo e delle armonie vocali.

Gianmarco Dottori torna al porto antico dopo il concerto per la riapertura del waterfront lo scorso luglio: romano, chitarrista naturalmente talentuoso, inizia a suonare da adolescente, arrivando negli ultimi anni a palcoscenici di primissimo piano. Nel 2009 ha aperto il concerto di Ligabue allo Stadio Olimpico e vinto il premio del Festival della Canzone Italiana d’Autore di Isernia. Nel 2012, per la regia di Giampaolo Morelli, esce il suo primo videoclip, “Se Valerio Scanu vince Sanremo”, tratto dal singolo che, anche attraverso il web, lo ha fatto conoscere al grande pubblico. Nel giugno di quest’anno ha vinto la 26esima edizione di Musicultura col brano “Dannata felicità”.

Ofelia dell’acqua chiara”, in scena alle 20.00, nasce dall’idea di collegare il personaggio e il mito di Ofelia all’elemento dell’acqua: la fragile fanciulla shakespeariana si sente attratta dall’acqua, fino a integrarsi con essa. Tutto lo spettacolo viene rappresentato in uno spazio vuoto,  connotato da pochi simboli: tronchi, ampolle, un’altalena, un trapezio, del tessuto, un fondale acquatico. Il testo del lavoro, inedito, si ispira alla tragedia di Shakespeare con citazioni da Cesare Pavese, Pablo Neruda, Alda Merini, Edgar Lee Masters.