Tempo fa una persona mi domandò quale fosse stata la mia più grande soddisfazione in questi anni di teatro: io risposi che non c’era uno spettacolo in particolare ma piuttosto un insieme di ricordi di persone che sono passate attraverso il gruppo, dal lontano 1978 ad oggi; per loro il Recremisi è stata una opportunità per crescere con allegria, conoscere nuove persone, mettersi in gioco divertendosi e scoprire di avere grandi potenzialità.
Aver contribuito per una piccola parte alla formazione di queste persone, penso rappresenti l’obiettivo più importante di questa nostra associazione ed il motivo per cui continuare in questo progetto.
All’inizio lo spunto per cominciare fu per me la voglia di protagonismo, la voglia di esserci, di cambiare le cose, di rendere i giovani più indipendenti. Con gli anni crebbe il desiderio di rendere stabile quello che si era costruito e di inventare qualche cosa di nuovo, se possibile ancora più grande.
Poi la gente, il piacere di conoscere nuove persone così diverse… alcune timide, altre esuberanti o intricate… sicuramente affascinanti; costruire sul palco persone diverse da se stesse.
Nella stesura della storia si è usata e sottolineata più volte la parola Gruppo e non il più classico e consueto Compagnia perché il Recremisi non è una élite di attori organizzati in funzione della produzione di spettacoli teatrali, ma una associazione dove le persone credono nel valore della collettività e sono riferimento per coloro che cercano spazi di relazione con gli altri. Si è sempre cercato il giusto equilibrio tra la passione per il teatro e la voglia di aggregazione.
A coloro che si sono avvicinati al Recremisi è sempre stata chiesta solidarietà, rispetto per il lavoro di ciascuno, disponibilità all’accoglienza e impegno verso gli obiettivi comuni.
Massimo Duranti
Dirigente e Fondatore del Gruppo Teatrale Recremisi