Gli allestimenti sono curati dalla Compagnia Tany D’Ancona, che dal 2010 continua a coltivare la tradizione del vernacolo anconetano all’interno del Gruppo Teatrale Recremisi.
due atti in vernacolo anconitano di Tany D'Ancona
Lui, Gigio, è un baldanzoso “upraio del cantiere” (navale), con la passione del “mosciolo” (cozza), l’altro, è l’inseparabile amico Carlì con il quale condivide il gioco delle bocce.
Fiurèla, moglie di Gigio, nutre dei dubbi... e la sospettosa vicina di casa, Renata, vero Jago in gonnella, li alimenta.
Per scoprire l'arcano Renata e Sara (figlia di Gigio e Fiurèla) propongono di contattare la cartomanre russa Ociciuornia, ma neanche i tarocchi riuscirono a svelare il mistero.
Una sera, finalmente, tra le note di un tango complice e appassionato...
due atti in vernacolo anconitano di Tany D'Ancona
La storia nasce nell’ancona di oggi: storia di uno e di tutti.
La casa: “crepe”, “suspiri”, ricordi, esigenze, diritti di ognuno… “E la vita ‘nte ‘sti muri?... I ricordi? La prima volta che m’ha chiamato mama? ‘Ncora questo se compra?”
Il cuore pulsa sangue anconetano “È un core scurzò’ “ a volte prevenuto, un po’ provinciale ma legato alla famiglia e alle tradizioni.
È un cuore che non dimentica il bene ricevuto: Guarda che nun ce semo scurdati quelo che te hai fato per nialtri”.
La generosità si fa Angelo in un mondo di uomini-macchina.
Quando due mondi si incontrano… Quando l’altruismo, la generosità rinsaldano antiche amicizie sul filo dei ricordi… Quando il cuore parla…
Lì nasce il miracolo: l’amore che fa girare il mondo.
Un fatto improvviso viene a turbare il monotono trantran di due sorelle anconetane armaste (zitelle) : uno sconosciuto vuole porre fine ai suoi giorni gettandosi dall’impalcatura di un palazzo in ristrutturazione.
Richiamati dalle voci, accorrono i condomini che, in un crescendo di momenti tragicomici cercheranno di risolvere la situazione.
Ma ciò che appare drammatico, lo è veramente? Che cosa riserverà il fato all’aspirante suicida ed ai suoi generosi soccorritori?
La notizia dell'arrivo di un ipotetico"straniero" turba la quiete di un condominio nel cuore di Ancona.
Clara,donna risoluta,ancorata alle tradizioni ed ai pregiudizi della propria terra, chiama a se il suo "popolo" per decidere insieme la strenua difesa dell'italica dorica Ancona, dall’invasione dello straniero.
Nell'Ancona del dopoguerra la vita della modesta famiglia Burattini viene sconvolta dall'arrivo di Antonio che trenta anni fa era scappato in America per fare fortuna, senza più dare notizie di sé.
Galeotto fu quel tango … ma “al core nun se po’ mete le catene”… “io faria de tutu”.
Lui, un baldanzoso “upraio del cantiere”, con la passione del “mosciolo” (cozza), l’altro, l’inseparabile amico Carlì con il quale condivide il gioco delle bocce.
Il dubbio, l’intrigo, la sospettosa vicina, Jago in gonnella!
Fu così che un giorno fu contattata anche l’intellighenzia russa, ma neanche i tarocchi riuscirono a svelare l’arcano!
Avvenne che in una sera d’estate in un’Ancona dei giorni nostri, tra le note di un tango complice e appassionato l’amore trionfò!